I telescopi non sono tutti uguali, ne esistono di diverse tipologie e configurazione ottiche, andiamo a vedere quelle principali:
Telescopi Newton – Riflettori
I telescopi newtoniani sono telescopi aperti composti da 2 specchi.
La luce entra dall’apertura, viene catturata dallo specchio primario e riflessa sullo specchio secondario che la concentra sul piano focale.
Vantaggi:
- Economico
- Possibilità di grandi aperture
- Assenza di aberrazioni cromatiche
- Rapido acclimatamento
Svantaggi:
- Necessita di essere collimato
- Lo specchio primario tende a sporcarsi
- Si possono assumere posizione scomode in osservazione
- Diametro ostruito dallo specchio secondario
Telescopi Dobson
I Dobson hanno anch’essi uno schema ottico newtoniano ma hanno una diversa configurazione: i tubi non sono sorretti da una montatura altazimutale classica o equatoriale, la montatura Dobson è una altazimutale senza treppiede.
Questa tipologia è ottima per l’osservazione.
Vantaggi:
- Economico
- Possibilità di aperture molto importanti (anche superiori ai 300 mm)
- Assenza di aberrazioni cromatiche
- Rapido acclimatamento
- La comoda posizione del focheggiatore lo rende ottimo per l’osservazione
Svantaggi:
- Necessita di essere collimato
- Lo specchio primario tende a sporcarsi
- Inadatto alla fotografia (soprattutto deep sky)
- Montatura obbligatoriamente altazimutale
- Difficoltà di trasporto
- Diametro ostruito dallo specchio secondario
Telescopi rifrattori
I rifrattori sono telescopi costituiti da lenti, il classico telescopio nell’immaginario collettivo.
Ne esistono di 3 tipi: acromatici, ED ed apocromatici.
Gli acromatici sono composti da un doppietto di lenti in cui, la luce, attraversando questo schema ottico viene convogliata sul piano focale.
Gli apocromatici possiedono un doppietto o un tripletto di lenti con un elemento a bassa dispersione.
Gli ED si collocano in una via di mezzo tra quest'ultimi.
Vantaggi:
- Nessuna ostruzione
- Collimazione non necessaria
Svantaggi:
- Costoso
- Possibili aberrazioni cromatiche
Telescopi Schmidt-Cassegrain
Schema ottico che utilizza uno specchio primario ed uno secondario abbinati ad una lastra correttrice, utilizzata per correggere l’aberrazione sferica causata dallo specchio primario concavo.
Vantaggi:
- Telescopio compatto
- Pratico, maneggevole e trasportabile
Svantaggi:
- Diametro ostruito dallo specchio secondario
- A parità di diametro, più costoso di un Newton
Telescopi Maksutov - Cassegrain
I Maksutov-Cassegrain sono simili agli Schmidt-Cassegrain, ma hanno un menisco all’apertura.
Lunga focale adatto al planetario.
Vantaggi:
- Telescopio compatto
- Pratico, maneggevole e trasportabile
- Specchio secondario senza razze
Svantaggi:
- Diametro ostruito dallo specchio secondario
- Peso
- Inadatto al deep sky
Alessandro Biasia