Una domanda che mi viene posta abbastanza spesso è “come posso far rendere al meglio il mio telescopio quando faccio osservazione? Che oculari mi consigli?”.
Il discorso è un po’ ampio, andiamo per gradi.
Gli oculari e le barlow che vengono forniti con il telescopio sono prodotti davvero basilari, vanno bene per il neofita che deve imparare a conoscere il cielo, ma se si vuole fare una buona osservazione bisogna andare su un’altra tipologia di prodotto.
Non vi farò nomi di marche, perché ne ho testate solo alcune e rischierei di omettere marche di qualità uguale o anche superiore a quelle che ho testato di persona.
Un po’ di teoria: gli ingrandimenti massimi ottenibili da un telescopio si stimano intorno al doppio del diametro di apertura dello strumento (alcune correnti di pensiero dicono intorno a 1,5 volte il diametro).
Per calcolare gli ingrandimenti che stiamo utilizzando dobbiamo dividere la focale del telescopio per la focale dell’oculare.
Esempio:
Telescopio 150/750
Ingrandimento massimo: 150 x 2 = 300 -> 300x
(se si considera 1,5 diventa 150 x 1,5 = 225 -> 225x)
Con oculare da 5 mm e barlow 2x -> (750 / 5) x 2 = 150 x 2 = 300x
Questo in teoria, appunto.
Nella pratica, se stiamo facendo osservazione dei pianeti una cosa da non sottovalutare è il seeing (https://alessandrobiasia.wixsite.com/astrophotography/forum/guide-intermedie/il-seeing).
Se il seeing non è ottimale non possiamo portare lo strumento al massimo delle sue potenzialità, perché l’immagine che vedremo sarà senza dettaglio e disturbata, in questi casi bisogna scendere con gli ingrandimenti in modo da risentire meno dell’effetto negativo della turbolenza atmosferica.
Un’altra cosa da considerare è che più aumentiamo gli ingrandimenti più il pianeta si muoverà veloce nel nostro oculare (se non abbiamo un inseguimento perfetto fatto dai motori o dall’autoguida), e quindi l’osservazione diventerà più difficoltosa e dovremo aggiustare continuamente l’inseguimento per tenere centrato il pianeta.
Bisogna trovare il giusto compromesso tra ingrandimenti, seeing e precisione di inseguimento.
Per quanto riguarda il deep sky il discorso è un po’ diverso.
Per vedere gli oggetti deep sky come gli ammassi, galassie e nebulose (dando per scontato di avere uno strumento adatto ed essere in un posto con poco inquinamento luminoso) dobbiamo utilizzare oculari che ci consentano di avere pochi ingrandimenti e non dobbiamo usare barlow.
Questo tipo di osservazione non risente del seeing (o quantomeno in modo davvero minimo).
Per concludere, il nostro setup, quindi, dovrà prevedere una giusta quantità di diversi oculari e barlow in modo da poterlo adattare all’osservazione planetaria (quindi grandi ingrandimenti), deep sky (bassi ingrandimenti), al nostro inseguimento ed alle condizione del cielo.
Alessandro Biasia