L’astrofotografia richiede (oltre a tempo e pazienza) anche molto denaro: serve un telescopio costoso, una montatura costosa, accessori costosi e camere costose.
Tutto vero! Ma quindi con un budget limitato non si può fare astrofotografia?
La risposta è ni.
Diciamo che all’aumentare del budget aumenta la qualità della nostra foto finale, ma se abbiamo passione, pazienza e non ci aspettiamo le foto che producono Stella o Gasparri, possiamo comunque cimentarci in questa attività!
Innanzitutto definiamo low cost: il costo di un setup per fare astrofotografia (sia planetaria che deepsky) parte da circa 1.000 euro, un setup da 500 euro è già definibile low cost.
Se il nostro budget fosse di massimo 300 euro?
Il costo del mio setup quando ho iniziato a fare foto era proprio questo!
Il setup consisteva in:
Sky-Watcher Newton 114/900 con eq1 € 220
Motore AR per eq1 € 35
Adattatore per il cellulare € 15
Una prerogativa se si inizia a fare astrofotografia con questo budget è avere moltissima pazienza, accontentarsi del planetario e non aspettarsi risultati grandiosi, bisogna pensare che stiamo fotografando dei pianeti a milioni di chilometri da noi!!!
Come abbiamo già visto in altre guide, la miglior tecnica per fare imaging planetario è fare un video al pianeta e poi elaborarlo con appositi software, questa tecnica la possiamo utilizzare anche noi!
Per cominciare mettiamo l’oculare e l’eventuale barlow che vogliamo usare durante le riprese, poi colleghiamo il nostro telefono all’oculare tramite un adattatore e puntiamo un lampione (o un'altra fonte di luce) in modo da mettere facilmente la fotocamera nella giusta posizione e che punti perfettamente l’oculare.
Adesso cerchiamo il nostro pianeta e puntiamolo in modo che rientri nel campo inquadrato nella nostra fotocamera.
Ora, se abbiamo una montatura motorizzata iniziamo a fare l’inseguimento e a riprendere, altrimenti iniziamo a filmare e facciamo scorrere il pianeta da una parte all’altra dello schermo, quando arriva alla fine lo riportiamo nella posizione di partenza e lo facciamo scorrere nuovamente, e così via.
Fatto il video utilizziamo il software Pipp per convertirlo in formato AVI o SER, in questo modo diventa leggibile da Autostakkert.
Utilizziamo Autostakkert per fare lo stacking del video ed ottenere una immagine raw, dopodichè usiamo Registax per elaborarla (per capire il funzionamento di Autostakkert e Registax date un’occhiata alla sezione “Software Astronomici” del forum).
Una volta finita l’elaborazione con Registax, il risultato finale dovrebbe essere simile a questo:
Giove
Saturno
Certo, i risultati non sono paragonabili alle foto che vediamo girare su internet, ma se dobbiamo iniziare e il nostro budget è limitato e/o non sappiamo se questa attività ci piacerà, questa può essere un'ottima soluzione!
Spero che questa guida vi possa tornare utile,
cieli sereni!
Alessandro Biasia